Opera musicale letteraria di Thomas Fortmann (musica) e Stefano Adami (libretto).
La compagnia Accademia Amiata è composta di: Beatrice Caterino (soprano), Jana Hildebrandt (flauto), Marina Zannerini (clarinetto), Ettore Candela (pianoforte), Claudio Cavalieri (violino), Michele Lanzini (violoncello).
LEZIONI AMERICANE
Il progetto di produzione di un’Opera musicale ispirata alle Lezioni Americane di Italo Calvino nasce dall’incontro fra il lavoro del compositore Thomas Fortmann e di Stefano Adami, studioso della vita e dell’opera del grande scrittore italiano. I due collaboratori sono partiti dalla necessità che sia ormai opportuno celebrare il centenario di Calvino attraverso forme, modi e linguaggi espressivi che non siano sempre quelli tradizionali dei convegni, delle conferenze e delle giornate di studio, ma utilizzando invece linguaggi diversi per ricordare quello che è stato uno dei più grandi sperimentatori del ‘900 letterario mondiale. È nata così l’idea di produrre una vera e propria Opera musicale che mettesse in musica i vari capitoli delle Lezioni Americane. È noto, infatti, che Calvino compose le Lezioni surichiesta dell’Università di Harvard nell’estate del 1985, come una sorta di guida letteraria, filosofica e culturale che l’umanità doveva portare con sé per entrare nel Terzo millennio. Tale guida era articolata, secondo Calvino, sui sei valori fondamentali che sarebbero stati necessari nell’età nuova. Valori che non riguardano solo la letteratura, ma nello stesso modo anche la musica. In effetti, la composizione è un tentativo di rintracciare i corrispondenti paralleli musicali dei parametri di ogni lezione. E i testi dei passaggi vocali sono costituiti dagli significativi esempi letterari che Calvino propone.
L’idea di un “concerto-letterario” nasce quindi dall’isolare dei passi fondamentali di ognuno dei sei capitoli, intorno ai quali comporre degli equivalenti musicali che vedono poi i testi recitati o cantati. Si tratta di un modo nuovo di leggere questo testo, che Calvino concepiva come una sorta di suo lascito definitivo, e che non riuscì a completare, a causa del malore che lo condusse alla morte alla metà di settembre del 1985. Questa Opera musicale sarà quindi certamente una delle forme più originali ed adeguate per celebrare Calvino.
Note sulla composizione:
Come spesso accade nella mia vita, ci sono queste strane coincidenze: sono seduto su un terrazzino a Siracusa e mentre sto studiando la sua storia, Stefano Adami mi chiama per propormi di fare una composizione sulle “Lezioni americane” di Calvino per il suo centenario. E io a Siracusa con Platone, Eschilo, Plutarco, l’imperatore Barbarossa e colui che qui mi affascina di più: Archimede, le sue sfere e i suoi cilindri e soprattutto le sue spirali – e di come fece affondare le pesanti navi romane in fondo al mare con la cosa più leggera, cioè la luce del sole concentrata negli specchi, diretta sulle vele, e le frecce infuocate. Nella mia testa, le linee si sono sovrapposte: qui Calvino con il primo capitolo “leggerezza”, la leggerezza del peso, la forza di gravità, ”l’equilibrio come gestione bilanciata del peso”, e lì Archimede con il suo “equilibrio delle superfici piane” e il loro centro di gravità – le sue spirali, che dovrebbero essere in qualche modo comprensibili musicalmente come serie di note che si sviluppano con un fattore costante; verticalmente da un punto di partenza in altezza e profondità e orizzontalmente nel tempo. Una coincidenza di secoli!
Oltre alle varie spirali che ho sviluppato da un centro raddoppiando gli intervalli verso l’alto e verso il basso, la mia composizione è caratterizzata principalmente da metodi dodecafonici, in base ai quali, in contrasto con la “Scuola Viennese”, invento melodie composte da 12 toni e non le costruisco come serie, il che porta in genere a una tonalità scorrevole.
Per i passaggi cantati, ho cercato di prendere poesie o frammenti di testo che Calvino sottolinea in modo particolare come esempi delle sue tesi. Dal punto di vista musicale, ci sono momenti di incrocio di temi, anche se si tratta per lo più di variazioni. Anche le lezioni di Calvino hanno uno spirito tematico trasversale: il pensiero e l’argomentazione dualistica, il “tanto quanto”, il “da una parte e dall’altra” (leggerezza e gravità – velocità e decelerazione – esattezza e vaghezza – particolarità e molteplicità) attraversa tutti i capitoli.
Lavorare alle Lezioni americane è stato per me uno sguardo affascinante sulle coincidenze artistiche, matematiche e filosofiche che si intrecciano nei secoli e che, attraverso Calvino, hanno trovato espressione anche nel nuovo millennio.
Testo: Thomas Fortmann
25 novembre 2023, ore 17.00
Müller & Schade „verTönt“, Moserstrasse 16, Berna
Ingresso libero, colletta
26 novembre 2023, ore 11.00
Notenpunkt, Oberdorfstrasse 9, Zürich
Ingresso libero, colletta