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Luisa Turuani; 1 secondo 1 grammo. A cura di Arianna Guidi

Viviamo un’epoca in frenetica trasformazione caratterizzata da brusche accelerazioni e frenate, da impellenti scadenze e continui aggiornamenti. Ne scaturisce una società stanca ed esautorata da quel bene primario ed essenziale che è il tempo. 1 secondo 1 grammo cerca quindi di sollevare delle domande sul senso del fare tempo oltre che spazio, regala una dimensione perduta di gratuità e grazia, responsabilizza il singolo individuo all’interno di una collettività.

Da un punto di vista pratico il progetto vede la realizzazione di una performance che si svolge come un atto collettivo e contemporaneamente individuale. All’ingresso dello spazio al visitatore viene chiesto quanto tempo desidera; questa scelta è personale, inviolabile e non retroattiva. La quantità di tempo richiesta viene convertita in una quantità di argilla secondo il rapporto 1 secondo = 1 grammo. Il visitatore può modellare l’argilla nella modalità che ritiene più opportuna per il tempo stabilito all’ingresso; un timer monitora e avvisa il visitatore dell’esaurirsi della durata disponibile. Finito il tempo, il visitatore abbandona la creta e il timer e può uscire dallo spazio. A ciascun partecipante viene dato un certificato personale che attesta l’avvenuta realizzazione dell’azione. In conclusione, la creta manipolata dai visitatori viene esposta generando una mostra che si costruisce simultaneamente alla performance. La performance riflette sul peso del tempo e sui tentativi umani di manipolare, gestire e consumare una dimensione, quella temporale, che nella contemporaneità è sempre più sfuggente e di difficile definizione. L’azione nasce quindi da una mancanza e dalla difficoltà di stare al passo con il tempo. 1 secondo 1 grammo presta del tempo, apre una parentesi con l’intenzione di tornare nella quotidianità con la forza di continuare a fare spazio e fare tempo. È così che il visitatore prende tempo, lo tiene in mano, lo accarezza, lo manipola. La performance permette alla collettività di ritrovare il tempo perduto, apre uno spazio e un tempo non finalizzato alla realizzazione di un prodotto, ma teso al puro piacere di ravvivare un desiderio assopito.

Luisa Turuani indaga la natura umana per mezzo dei desideri che l’uomo investe sugli oggetti. Nata a cavallo tra l’era pre-digitale e quella dell’iperconnessione, concepisce i propri lavori fondendo l’aspetto materico a quello digitale, dando vita ad opere in continua trasformazione. Se da un lato la sua ricerca svela – con stupore – le forme ovvie e familiari del quotidiano, dall’altro ne rivela i limiti effimeri e la loro irreversibile dissoluzione, proponendo un approccio poetico che agisce al di là del tempo e della materia. Nata nel 1992 a Milano, ha studiato Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha esposto e vinto premi in Italia, UK, Kenya e Cina. 

Curatrice del progetto Arianna Guidi. Evento in occasione della settimana della lingua italiana (SLIM) 2023 e inserito in Zurigo in Italiano 2023.

 

Attenzione: c’è stato un cambio di data e luogo legato a questo evento, le informazioni su Zurigo in italiano non sono più valide.

 

Ingresso libero. L’iscrizione è obbligatoria per tutte le persone, cliccando sul pulsante verde sottostante “Prenota ora”, oppure chiamando lo 044 202 48 46. Per annullare la vostra iscrizione, scrivete a iiczurigo@esteri.it

 

Dove e quando:
NUOVA DATA: 17.11.23, ore 20.00
NUOVO LUOGHO: DIENSTGEBÄUDE, Töpferstrasse 26, 8045 Zürich

Facciamo presente che durante i nostri eventi vengono scattate delle foto anche con il pubblico. È nostra cura non riprendere bambini e minorenni. Se qualcuno non vuole essere ripreso, è pregato/a di mettersi in contatto con noi telefonicamente. Grazie

 

Prenotazione non più disponibile

  • Organizzato da: Arianna Guidi
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura