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Favole antiche, narrazioni dei moderni: per “L’infinito” leopardiano

Conferenza sull’influenza determinante della letteratura greca antica e in particolare dell’Iliade sulle opere del Leopardi, a cura del Prof. Gilberto Lonardi dell’Università di Verona. Il relatore è autore di diversi studi sul tema e nel 2017 ha pubblicato il saggio L’Achille dei «Canti». Leopardi, «L’infinito», il poema del ritorno a casa (Le Lettere, Firenze).

Un famoso titolo leopardiano, Idilli, come leggerlo, evitando, a proposito dell’Infinito, mistificazioni tuttora pronte a riproporsi? E in che senso la Saffo di una canzone di Leopardi è un’allieva di Achille? E a proposito delle Ricordanze: proviamoci a rileggere questo «poema lirico» del ritorno a casa non dimenticando la memoria leopardiana appunto del ritorno: un gran tema, secondo Giacomo, anzitutto della lirica delle origini, e dopo, subito dopo, dell’epos. E, mettiamo, Stesicoro, un antenato quasi muto per noi, perché c’entra parecchio con le suddette Ricordanze? O più in generale: come immagina, sente, pensa, canta il poeta dei Canti? Sono molte le domande cui si dà una risposta nuova e coraggiosa, in questo libro. Pescando sempre in profondo; incontrando di continuo i Greci, l’Inizio. E, d’altra parte, non pochi sono i personaggi della prima modernità narrativa che nel libro si danno convegno: da Rousseau a Werther, a Chateaubriand.

Maggiori informazioni

Locandina

Dove e quando:
16.05.2018 ore 14.15, Università di Basilea, Seminario di Italianistica – Seminarraum O105, Maiengasse 51, Basilea