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Chi avrà più filo tesserà

Giornata del Contemporaneo. Presso la Zürcher Hochschule der Künste di Zurigo, incontro con due giovani ed affermati artisti che proporranno una performance dal vivo (Virginia Zanetti, Abissi), il progetto ONE BY ONE (Filippo Berta) e la proiezione del video Legarsi alla montagna (1981) di Maria Lai. L’evento è realizzato nell’ambito del progetto espositivo Choreographing the Public, che pone l’accento sul connubio tra opera artistica e partecipazione del pubblico, in programma tra ottobre 2019 e maggio 2020 a Zurigo. Evento in inglese con contributi in italiano.

Chi avrà più filo tesserà è un percorso che riflette sul tema della partecipazione nell’arte attraverso le pratiche performative di tre artisti italiani, Virginia Zanetti (1981) e Filippo Berta (1977) – più giovani per generazione – e Maria Lai (1919 – 2013) – tra le artiste più significative della storia dell’arte italiana. Al centro di questo incontro – che presenterà la performance partecipativa “Abissi” di Virginia Zanetti in live, un racconto per immagini del progetto ONE BY ONE di Filippo Berta (vincitore del premio Italian Council 2019 indetto dal MIBAC – Ministero per i beni e le attività culturali italiano) e la proiezione del video documento della performance Legarsi alla Montagna realizzata da Maria Lai nel 1981 con gli abitanti di Ulassai (Sardegna, IT) – vi sono pratiche differenti che intrecciano tradizioni, contesti storici e sociali, nuovi rituali.

Le opere presentate, fili che tessono relazioni umane e nuovi significati, condividono un processo comune: la realizzazione di opere artistiche che hanno reso necessario il coinvolgimento attivo delle persone e del pubblico, dando centralità alla partecipazione come mezzo espressivo.

Evento a cura di Francesca Ceccherini e Beatrice Fontana in occasione della XV Giornata del Contemporaneo (Italian Contemporary Art Day), istituita per portare l’arte del nostro tempo al grande pubblico.

Ingresso libero. Seguirà rinfresco.

Maggiori informazioni   |   Versione inglese

Locandina

Maggiori informazioni performance

Inserito nel programma di “Zurigo in italiano“.

Dove e quando
ATTENZIONE: NUOVA LOCATION!!!
19.10.2019, Zürcher Hochschule der Künste, Kunstraum (5.K12), TONI-AREAL – Entrata Förrlibuckstrasse, 5° piano
ore 15.00-18.30: performance “Abissi” di Virginia Zanetti
ore 18.30-19.00: conclusione performance
ore 19.00: talk con gli artisti Filippo Berta e Virginia Zanetti e proiezione del video “Legarsi alla montagna” (1981) di Maria Lai. Incontro in inglese con contributi in italiano.

Flash sugli artisti

FILIPPO BERTA (1977)
La ricerca artistica di Filippo Berta evidenza le tensioni sociali provocate dalla relazione tra gli individui e le relative società di appartenenza. I confini che definiscono questa condizione dialettica, spesso conflittuale e problematica, sono materia di interrogazione nei suoi lavori. La sua attenzione per queste disarmonie sociali si traduce in opere caratterizzate dall’esaltazione dei piccoli gesti quotidiani, presentati in modo tale da smascherare le difformità, le tensioni e le opposizioni. I suoi lavori sono prevalentemente performance collettive, sintetizzate in un’unica immagine iconografica e in video essenziali. Con progetti e mostre realizzate in musei, biennali e istituzioni culturali in tutto il mondo, nel 2019 vince l’Italian Council indetto dal MIBAC.

MARIA LAI (1919-2013)
Considerata una delle artiste italiane più importanti del Novecento, nei suoi lavori utilizzò molte tecniche e materiali differenti rubati alla vita quotidiana e legati al lavoro domestico e femminile: pane e telai, ricami e libri cuciti, ceramiche e terracotte, ispirandosi alle fiabe e alla tradizione della sua terra, la Sardegna. A partire dagli anni ottanta la sua ricerca artistica si rivolse soprattutto agli interventi sul paesaggio come l’azione Legarsi alla montagna del 1981 nel quale tutte le case del suo paese d’origine e le montagne circostanti furono legate con un nastro azzurro lungo più di dieci chilometri. Grazie alla donazione di circa un centinaio di opere, ad Ulassai è stato creato un museo d’arte contemporanea a lei dedicato: “La Stazione dell’Arte”. Maria Lai fu l’unica donna a frequentare il Corso di Scultura dell’Accademia di Belle Arti dal 1943 al 1945 sotto la guida di Arturo Martini.

VIRGINIA ZANETTI (1981)
Il lavoro di Virginia Zanetti tenta d’individuare e abbattere il confine che divide l’opera dal suo fruitore, servendosi di dispositivi quanto mai semplici e acquisiti. Lo scarto concettuale è ottenuto al livello più basilare e archetipico della conoscenza, nelle dinamiche relazionali o dentro i codici condivisi da una comunità. Questo rende le sue opere parte integrante dell’ambiente in cui nascono: collettori di dinamiche umane, piuttosto che semplici oggetti di contemplazione. Con diversi progetti promossi da musei italiani e stranieri, nel 2019 vince il premio di fotografia presso Bologna Arte Fiera.

 

  • Organizzato da: IIC Zurigo
  • In collaborazione con: Francesca Ceccherini e Beatrice Fontana